Le domande

Sai qual’è una delle cose che mi piace fare? (oltre a stralciare, si intende)

E’ scrivere.

Anni fa mi contattò un giornale per propormi una collaborazione.
Fu una bella soddisfazione.

Adesso le cose sono differenti.
Ma la scrittura mi ha sempre affascinato.

Con il tempo ne feci anche una forma di guadagno quando le situazioni non erano favorevoli.
Questa però è un’altra storia. Chissà, mi viene adesso in mente che ne potrei fare un post..

Oggi sai dove siamo stati?
In un posto fighissimo, ogni volta che ci vado mi prudono le mani per la tentazione di non farmi i fatti miei…

L’istituto vendite giudiziario della grande città è un posto che fa scalpitare i piedi e muovere tutte le sinapsi.

Se ci passi una mezz’ora del tuo tempo scopri un sacco di cose interessanti sulle persone.
Ed in particolare sulle persone che si improvvisano compratori di immobili all’asta.

Oggi ci precedevano una Signora con il figliuolo che innocentemente ha fatto questa domanda: Mi scusi ma quanto tempo ci vuole prima che la forza pubblica intervenga per liberare l’immobile nel caso gli attuali occupanti non intendano andarsene di loro spontanea volontà?

S1 “the boss”, che ormai mi conosce bene, ma davvero bene, mi ha acchiappato per un braccio prima che riuscissi a saltare in piedi e rispondere io a questa domanda.

Azz… ma sei sicura, signora, che vuoi comprare all’asta?
Io proporrei una bella consulenza con Stralciando su come acquistare e non prendersela in quel posto, poi vedi tu cara signora Maria.

Altro punto dolente.

Arriva un signore con una bella domanda per un’asta che candidamente consegna la busta alla gentile (lo so, è strano ma giuro che è davvero gentile, anzi gentilissima) signorina che controlla e verifica che la marca da bollo era sbagliata di poco meno di un euro.

Bisogna fare un’integrazione, spiega candidamente.

Io ero persa nel non farmi i fatti miei ascoltando l’impiegata ed intanto S1 “the boss” continuava a scartabellare un fascicolo.

S2, guarda! hai visto chi è intervenuto?
Ma no, S1 “the boss”, sono concentrata su altro, guarda tu.

Nel frattempo il Signore esce, si reca in una tabaccheria e torna, fa di nuovo la coda e quando tocca a lui: va bene l’integrazione? dell’importo esatto non esisteva e me ne hanno dato uno di importo superiore!
No, no, non va bene, chiedo a chi di dovere………………..
Mi dispiace deve comprare un’altra marca da bollo del giusto importo.
Ma come si fa a sapere qual’è il giusto importo?
Come faccio a sapere i passaggi giusti da fare?

Che belle domande!

Provate a rispondere a qualcuna, stasera vi fornirò le risposte.

Fate lavorare i neuroni.

Dai, a dopo.
S2

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Le domande

Sai qual’è una delle cose che mi piace fare? (oltre a stralciare, si intende)

E’ scrivere.

Anni fa mi contattò un giornale per propormi una collaborazione.
Fu una bella soddisfazione.

Adesso le cose sono differenti.
Ma la scrittura mi ha sempre affascinato.

Con il tempo ne feci anche una forma di guadagno quando le situazioni non erano favorevoli.
Questa però è un’altra storia. Chissà, mi viene adesso in mente che ne potrei fare un post..

Oggi sai dove siamo stati?
In un posto fighissimo, ogni volta che ci vado mi prudono le mani per la tentazione di non farmi i fatti miei…

L’istituto vendite giudiziario della grande città è un posto che fa scalpitare i piedi e muovere tutte le sinapsi.

Se ci passi una mezz’ora del tuo tempo scopri un sacco di cose interessanti sulle persone.
Ed in particolare sulle persone che si improvvisano compratori di immobili all’asta.

Oggi ci precedevano una Signora con il figliuolo che innocentemente ha fatto questa domanda: Mi scusi ma quanto tempo ci vuole prima che la forza pubblica intervenga per liberare l’immobile nel caso gli attuali occupanti non intendano andarsene di loro spontanea volontà?

S1 “the boss”, che ormai mi conosce bene, ma davvero bene, mi ha acchiappato per un braccio prima che riuscissi a saltare in piedi e rispondere io a questa domanda.

Azz… ma sei sicura, signora, che vuoi comprare all’asta?
Io proporrei una bella consulenza con Stralciando su come acquistare e non prendersela in quel posto, poi vedi tu cara signora Maria.

Altro punto dolente.

Arriva un signore con una bella domanda per un’asta che candidamente consegna la busta alla gentile (lo so, è strano ma giuro che è davvero gentile, anzi gentilissima) signorina che controlla e verifica che la marca da bollo era sbagliata di poco meno di un euro.

Bisogna fare un’integrazione, spiega candidamente.

Io ero persa nel non farmi i fatti miei ascoltando l’impiegata ed intanto S1 “the boss” continuava a scartabellare un fascicolo.

S2, guarda! hai visto chi è intervenuto?
Ma no, S1 “the boss”, sono concentrata su altro, guarda tu.

Nel frattempo il Signore esce, si reca in una tabaccheria e torna, fa di nuovo la coda e quando tocca a lui: va bene l’integrazione? dell’importo esatto non esisteva e me ne hanno dato uno di importo superiore!
No, no, non va bene, chiedo a chi di dovere………………..
Mi dispiace deve comprare un’altra marca da bollo del giusto importo.
Ma come si fa a sapere qual’è il giusto importo?
Come faccio a sapere i passaggi giusti da fare?

Che belle domande!

Provate a rispondere a qualcuna, stasera vi fornirò le risposte.

Fate lavorare i neuroni.

Dai, a dopo.
S2

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