La Fenice

Finalmente riprendo in mano il mio amato blog.

Vari impegni mi vedono coinvolta e poco presente il mese di Agosto, e dopo essere rimasta dietro le quinte in sordina ad osservare e prendere appunti, mi riapproprio del ruolo di “penna”.

Siamo tutti molto soddisfatti di S1 “the boss”, che nonostante i vari grugniti e borbottii iniziali, del tipo “io sono tecnico e non mi piace scrivere e apparire in prima fila”, ha egregiamente svolto il ruolo assegnatogli.

Lo dicono anche i numeri, che parlano chiaro di quanti siete e di come ci seguite con costanza.

Promettiamo di non abbandonarvi (qualcuno ci ha chiesto di specificarlo e lo specifico MOLTO BENE ), noi siamo nel processo che porta al raggiungimento dell’obiettivo e non ci sono ostacoli che possano avere alcun tipo di mordente su noi.

Poi, per rispondere ad altre domande, non abbiamo chi ci prepara i testi, sono tutti frutto della nostra quotidianità, della passione e dell’amore che mettiamo in quello che facciamo e che evidentemente traspare.

Per concludere alla risposta delle domande,stiamo preparando le date che ci vedranno presenti e disponibili ad incontrare molti di voi, quindi tenete d’occhio la pagina e contattateci se leggete una città a voi comoda, faremo il possibile per incontrare il maggior numero di persone.

Intanto in questo mese vi ho accennato che ho letto un libro che trovo molto interessante.

Qualcuno ha detto che è un clone di “Padre Ricco, Padre Povero”.

Di fatto, credo personalmente che ci sono libri che, al di là di quello che è il contenuto, più o meno simile ad altri, ti lasciano un segno.

O magari arrivano nel momento giusto della tua vita, quando hai bisogno di alcune risposte e SE,e solo SE, le stai realmente cercando ti appaiono nella loro RICCHEZZA!

Vi posto un paio di perle trovate leggicchiando….

“Ti basta un’idea giusta per diventare milionario. Personalmente ho avuto un centinaio di idee, con una mortalità pari al 98% dei casi e con una derisione pari al 99%. Nonostante le derisioni iniziali che mi facevano ben sperare, le idee non hanno funzionato. Ti basta l’1% delle idee che hai portato avanti; le altre 99 puoi permetterti di sbagliarle, riderci sopra e buttarle.”

“Le idee davvero rivoluzionarie incontrano sempre degli ostacoli:
1 L’idea viene ridicolizzata e con lei anche il suo ideatore
2 L’idea viene fortemente contestata e contrastata
3 L’idea infine viene accettata come ovvia”

“Non voglio avere rimpianti in punto di morte, non voglio pensare a quello che avrei potuto fare e non ho fatto… Voglio morire ridendo dei fallimenti, e gioiendo delle vittorie, sapendo di aver giocato la partita al meglio”

Sapete quanti insuccessi hanno fatto parte del nostro processo di apprendimento?

Quante volte abbiamo pianto e quante abbiamo riso?

Quante speranze e quante vittorie?

Quanto sudore e quante suole consumate?

Quanto tempo investito?

Sapete quanti hanno chiesto di essere il nostro braccio e non hanno retto i nostri ritmi?

Sapete quanta soddisfazione c’è nell’essere davanti ad un giudice per chiudere una procedura stragiudiziale ed aver fatto risparmiare qualche decina di migliaia di euro ad una persona che ha solo bisogno di ricominciare?

Adoro le domande, mi piace farmene e farne ma devono poi avere una risposta, altrimenti rimangono senza un senso…..

Nei prossimi post vi racconto in parole divertenti e laute le prime avventure di WoW, di come S1 “The boss” sia riuscito a superare un suo limite e di tanti esecutati.

Vuoi essere dei nostri?

S2, boss’s girl!

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La Fenice

Finalmente riprendo in mano il mio amato blog.

Vari impegni mi vedono coinvolta e poco presente il mese di Agosto, e dopo essere rimasta dietro le quinte in sordina ad osservare e prendere appunti, mi riapproprio del ruolo di “penna”.

Siamo tutti molto soddisfatti di S1 “the boss”, che nonostante i vari grugniti e borbottii iniziali, del tipo “io sono tecnico e non mi piace scrivere e apparire in prima fila”, ha egregiamente svolto il ruolo assegnatogli.

Lo dicono anche i numeri, che parlano chiaro di quanti siete e di come ci seguite con costanza.

Promettiamo di non abbandonarvi (qualcuno ci ha chiesto di specificarlo e lo specifico MOLTO BENE ), noi siamo nel processo che porta al raggiungimento dell’obiettivo e non ci sono ostacoli che possano avere alcun tipo di mordente su noi.

Poi, per rispondere ad altre domande, non abbiamo chi ci prepara i testi, sono tutti frutto della nostra quotidianità, della passione e dell’amore che mettiamo in quello che facciamo e che evidentemente traspare.

Per concludere alla risposta delle domande,stiamo preparando le date che ci vedranno presenti e disponibili ad incontrare molti di voi, quindi tenete d’occhio la pagina e contattateci se leggete una città a voi comoda, faremo il possibile per incontrare il maggior numero di persone.

Intanto in questo mese vi ho accennato che ho letto un libro che trovo molto interessante.

Qualcuno ha detto che è un clone di “Padre Ricco, Padre Povero”.

Di fatto, credo personalmente che ci sono libri che, al di là di quello che è il contenuto, più o meno simile ad altri, ti lasciano un segno.

O magari arrivano nel momento giusto della tua vita, quando hai bisogno di alcune risposte e SE,e solo SE, le stai realmente cercando ti appaiono nella loro RICCHEZZA!

Vi posto un paio di perle trovate leggicchiando….

“Ti basta un’idea giusta per diventare milionario. Personalmente ho avuto un centinaio di idee, con una mortalità pari al 98% dei casi e con una derisione pari al 99%. Nonostante le derisioni iniziali che mi facevano ben sperare, le idee non hanno funzionato. Ti basta l’1% delle idee che hai portato avanti; le altre 99 puoi permetterti di sbagliarle, riderci sopra e buttarle.”

“Le idee davvero rivoluzionarie incontrano sempre degli ostacoli:
1 L’idea viene ridicolizzata e con lei anche il suo ideatore
2 L’idea viene fortemente contestata e contrastata
3 L’idea infine viene accettata come ovvia”

“Non voglio avere rimpianti in punto di morte, non voglio pensare a quello che avrei potuto fare e non ho fatto… Voglio morire ridendo dei fallimenti, e gioiendo delle vittorie, sapendo di aver giocato la partita al meglio”

Sapete quanti insuccessi hanno fatto parte del nostro processo di apprendimento?

Quante volte abbiamo pianto e quante abbiamo riso?

Quante speranze e quante vittorie?

Quanto sudore e quante suole consumate?

Quanto tempo investito?

Sapete quanti hanno chiesto di essere il nostro braccio e non hanno retto i nostri ritmi?

Sapete quanta soddisfazione c’è nell’essere davanti ad un giudice per chiudere una procedura stragiudiziale ed aver fatto risparmiare qualche decina di migliaia di euro ad una persona che ha solo bisogno di ricominciare?

Adoro le domande, mi piace farmene e farne ma devono poi avere una risposta, altrimenti rimangono senza un senso…..

Nei prossimi post vi racconto in parole divertenti e laute le prime avventure di WoW, di come S1 “The boss” sia riuscito a superare un suo limite e di tanti esecutati.

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