Il Pozzo Nero

E: ciao Stralciando, benvenuti, ma in quanti siete?

S: ciao esecutati, siamo cresciuti, adesso siamo tanti, ma oggi siamo solo 3…

E: bene, vi faccio vedere la mia azienda di cui andiamo fieri! L’abbiamo fatta tutta con le nostre mani, mattone dopo mattone….

La storia, purtroppo, in questo periodo non cambia molto. Se non è un privato si tratta di un’azienda che in qualche modo non ce la fa più, è con l’acqua alla gola.

Questa è un’azienda piccola, una ditta individuale, in cui lavorano marito e moglie, che hanno come fonte di sostentamento la stessa, e che senza di essa crollerebbero a picco sommersi dai debiti.

Ci sono poi i figli da mantenere tutti in età scolare.

Ci sediamo sul divano e ci scrutiamo a vicenda, loro pensando a chi diavolo siamo, noi 3 pensando a come poterli aiutare portando anche a casa dei soldi.

S1 rompe il silenzio e WoW inizia a fare i complimenti, in effetti hanno messo su una bella azienda, si vede che hanno dedicato tempo, energie e soldi perchè ci hanno creduto.

Alla ditta erano intestati 2 immobili, li hanno venduti da poco ad un’altra società, sempre a loro intestata, sperando di salvare il salvabile.

Mentre stavo prendendo appunti mi colpisce l’interesse malcelato di 1 loro figlia che fa finta di essere impegnata a fare i compiti, invece ascolta attenta quello che succede. Mi viene da chiedermi se sia giusto che una bambina che frequenta le elementari debba ascoltare e vivere quello che sta capitando ai suoi genitori. Noto che in qualche modo la bambina dimostra negli atteggiamenti più anni di quelli che in realtà ha e mi ricorda qualcuno.

Ma questa è un’altra storia.

Proseguono i discorsi, si rincorrono i fatti, la mia penna scrive sul quaderno e come sempre si sta sprofondando nel baratro.

La signora si accascia, non aveva valutato le conseguenze della situazione, non sapeva che avrebbe trascinato nel pozzo nero anche i suoi genitori e le sue sorelle.

In fondo è semplice, basta mettere qualche firma a garanzia, cosa sarà mai, è per aiutare un familiare in difficoltà…

La tensione diventa sempre più palpabile, WoW ed io non fiatiamo, S1 è concentrato, sta per colpire nel segno.

Siamo arrivati al punto più alto di una montagna russa, adesso dobbiamo affrontare la discesa, che comporta un inevitabile rilascio di adrenalina.

Abbiamo una soluzione, lo sguardo della moglie di accende, colgo che anche lei non sta respirando e mi chiedo se non sia il caso di ricordarle che lo deve fare.

Il boss parla di diritti, opponibili o meno alla procedura, rispondono che non ne sanno nulla, che non se ne sono mai interessati e che in fondo a loro interessa solo uscirne, il come ha poca importanza.

Ma saranno interessati a salvare l’intero patrimonio?

Per adesso si, ma il secondo appuntamento lo dobbiamo ancora fare.

Vedremo quel che succederà.

Noi sappiamo che siamo l’unica soluzione possibile per non perdere tutto.

Speriamo di averlo trasmesso bene anche a loro.

Aiutare chi è nel pozzo nero è la nostra mission.

Buon WE a tutti.

S2

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Il Pozzo Nero

E: ciao Stralciando, benvenuti, ma in quanti siete?

S: ciao esecutati, siamo cresciuti, adesso siamo tanti, ma oggi siamo solo 3…

E: bene, vi faccio vedere la mia azienda di cui andiamo fieri! L’abbiamo fatta tutta con le nostre mani, mattone dopo mattone….

La storia, purtroppo, in questo periodo non cambia molto. Se non è un privato si tratta di un’azienda che in qualche modo non ce la fa più, è con l’acqua alla gola.

Questa è un’azienda piccola, una ditta individuale, in cui lavorano marito e moglie, che hanno come fonte di sostentamento la stessa, e che senza di essa crollerebbero a picco sommersi dai debiti.

Ci sono poi i figli da mantenere tutti in età scolare.

Ci sediamo sul divano e ci scrutiamo a vicenda, loro pensando a chi diavolo siamo, noi 3 pensando a come poterli aiutare portando anche a casa dei soldi.

S1 rompe il silenzio e WoW inizia a fare i complimenti, in effetti hanno messo su una bella azienda, si vede che hanno dedicato tempo, energie e soldi perchè ci hanno creduto.

Alla ditta erano intestati 2 immobili, li hanno venduti da poco ad un’altra società, sempre a loro intestata, sperando di salvare il salvabile.

Mentre stavo prendendo appunti mi colpisce l’interesse malcelato di 1 loro figlia che fa finta di essere impegnata a fare i compiti, invece ascolta attenta quello che succede. Mi viene da chiedermi se sia giusto che una bambina che frequenta le elementari debba ascoltare e vivere quello che sta capitando ai suoi genitori. Noto che in qualche modo la bambina dimostra negli atteggiamenti più anni di quelli che in realtà ha e mi ricorda qualcuno.

Ma questa è un’altra storia.

Proseguono i discorsi, si rincorrono i fatti, la mia penna scrive sul quaderno e come sempre si sta sprofondando nel baratro.

La signora si accascia, non aveva valutato le conseguenze della situazione, non sapeva che avrebbe trascinato nel pozzo nero anche i suoi genitori e le sue sorelle.

In fondo è semplice, basta mettere qualche firma a garanzia, cosa sarà mai, è per aiutare un familiare in difficoltà…

La tensione diventa sempre più palpabile, WoW ed io non fiatiamo, S1 è concentrato, sta per colpire nel segno.

Siamo arrivati al punto più alto di una montagna russa, adesso dobbiamo affrontare la discesa, che comporta un inevitabile rilascio di adrenalina.

Abbiamo una soluzione, lo sguardo della moglie di accende, colgo che anche lei non sta respirando e mi chiedo se non sia il caso di ricordarle che lo deve fare.

Il boss parla di diritti, opponibili o meno alla procedura, rispondono che non ne sanno nulla, che non se ne sono mai interessati e che in fondo a loro interessa solo uscirne, il come ha poca importanza.

Ma saranno interessati a salvare l’intero patrimonio?

Per adesso si, ma il secondo appuntamento lo dobbiamo ancora fare.

Vedremo quel che succederà.

Noi sappiamo che siamo l’unica soluzione possibile per non perdere tutto.

Speriamo di averlo trasmesso bene anche a loro.

Aiutare chi è nel pozzo nero è la nostra mission.

Buon WE a tutti.

S2

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