Da neonato eri capace… e ora?

Scribacchio solo da poco tempo e mi piace leggere alcuni blog che popolano la rete.

Altri li trovo noiosi e pesanti ma lo stile di qualcuno è inconfondibile e tiene incollati alla sedia, di qualsiasi cosa si stia parlando.

Credo di rappresentare la classe media italiana, sotto questo punto di vista: pochi fronzoli, dì quello che devi dire, dritto fino al centro e poi basta. Inutile girarci intorno.

Come penso sia anche inutile prendere in giro se stessi.

“sai, vorrei taaaaanto fare degli stralci ma non sono capace!”

Chi è nato capace di fare delle cose?

Io no, quando sono nata non sapevo parlare. Giuro, non sapevo proprio parlare.

Mia mamma dice che ci ho messo più di 1 anno per iniziare a parlare. E all’inizio non lo facevo neppure bene.

Ma non sapevo neanche camminare, leggere, scrivere, contare, lavarmi ecc… quindi, amico, stai sereno sei in buona, ottima compagnia. Se ci penso bene, però, a contare ci ho messo davvero poco per imparare!

Come ho già detto più volte, esistono delle differenze fondamentali tra il genere umano. Una di queste è la “voglia”, la “passione” nel fare le cose.

Se inizi un nuovo lavoro con la voglia e la passione succedono delle cose, a tutti, giuro che succedono a tutti, nessuno esonerato: sbagli e cadi, poi sei ad un bivio 1) ti rialzi e vai avanti finchè non impari 2) passi il resto del tempo a lamentarti che non ci sei riuscito, che tutto fa schifo e che la vita congiura contro di te.

Stralciando appartiene al primo gruppo. Gruppo numero 1. Se cade si rialza, sempre.

Anche se la giornata è stata storta, se è saltato uno stralcio che doveva essere chiuso con tanto di acquirente pronto e proposta in mano, la banca ha tirato picche.

Urca! Hai fatto un sacco di lavoro, hai mandato mail, fax, telefonato fino a Canicattì (che da buona nordica non sapevo esistesse e non me ne vogliano gli abitanti dio quel paese!) e niente.
Battuta di arresto, la banca non ne vuol sapere e si è messa di traverso.

Certo, Stralciando ha dato tanto e si lecca le ferite, ma da subito, SUBITO, ha saputo guardare avanti e nel giro di un’ora circa ha ricevuto una bella telefonata per un’altra pratica che invece pareva arenata.

Vorrei solo sottolineare il fatto che non è stata fortuna.

La fortuna NON ESISTE.

Esistono delle situazioni che vanno gestite, sotto tanti punti di vista, e bisogna essere preparati per gestirle.

Se sai che, nella tua cassetta degli attrezzi che utilizzi per fare gli stralci, ci devi mettere la pazienza, metticela! E stop, finisci di lamentarti. Se la volta dopo scopri che ti serve anche la capacità di negoziazione vai e acquisiscila. Ma portatela anche dietro, non lasciarla a casa ad ammuffire.

Più attrezzi avrai e meglio farai il tuo lavoro.

S2

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Da neonato eri capace… e ora?

Scribacchio solo da poco tempo e mi piace leggere alcuni blog che popolano la rete.

Altri li trovo noiosi e pesanti ma lo stile di qualcuno è inconfondibile e tiene incollati alla sedia, di qualsiasi cosa si stia parlando.

Credo di rappresentare la classe media italiana, sotto questo punto di vista: pochi fronzoli, dì quello che devi dire, dritto fino al centro e poi basta. Inutile girarci intorno.

Come penso sia anche inutile prendere in giro se stessi.

“sai, vorrei taaaaanto fare degli stralci ma non sono capace!”

Chi è nato capace di fare delle cose?

Io no, quando sono nata non sapevo parlare. Giuro, non sapevo proprio parlare.

Mia mamma dice che ci ho messo più di 1 anno per iniziare a parlare. E all’inizio non lo facevo neppure bene.

Ma non sapevo neanche camminare, leggere, scrivere, contare, lavarmi ecc… quindi, amico, stai sereno sei in buona, ottima compagnia. Se ci penso bene, però, a contare ci ho messo davvero poco per imparare!

Come ho già detto più volte, esistono delle differenze fondamentali tra il genere umano. Una di queste è la “voglia”, la “passione” nel fare le cose.

Se inizi un nuovo lavoro con la voglia e la passione succedono delle cose, a tutti, giuro che succedono a tutti, nessuno esonerato: sbagli e cadi, poi sei ad un bivio 1) ti rialzi e vai avanti finchè non impari 2) passi il resto del tempo a lamentarti che non ci sei riuscito, che tutto fa schifo e che la vita congiura contro di te.

Stralciando appartiene al primo gruppo. Gruppo numero 1. Se cade si rialza, sempre.

Anche se la giornata è stata storta, se è saltato uno stralcio che doveva essere chiuso con tanto di acquirente pronto e proposta in mano, la banca ha tirato picche.

Urca! Hai fatto un sacco di lavoro, hai mandato mail, fax, telefonato fino a Canicattì (che da buona nordica non sapevo esistesse e non me ne vogliano gli abitanti dio quel paese!) e niente.
Battuta di arresto, la banca non ne vuol sapere e si è messa di traverso.

Certo, Stralciando ha dato tanto e si lecca le ferite, ma da subito, SUBITO, ha saputo guardare avanti e nel giro di un’ora circa ha ricevuto una bella telefonata per un’altra pratica che invece pareva arenata.

Vorrei solo sottolineare il fatto che non è stata fortuna.

La fortuna NON ESISTE.

Esistono delle situazioni che vanno gestite, sotto tanti punti di vista, e bisogna essere preparati per gestirle.

Se sai che, nella tua cassetta degli attrezzi che utilizzi per fare gli stralci, ci devi mettere la pazienza, metticela! E stop, finisci di lamentarti. Se la volta dopo scopri che ti serve anche la capacità di negoziazione vai e acquisiscila. Ma portatela anche dietro, non lasciarla a casa ad ammuffire.

Più attrezzi avrai e meglio farai il tuo lavoro.

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