Grandi problemi o grandi guadagni?
Non lo sai che sono la stessa cosa?
Leggi qua cosa stiamo mettendo in piedi!
Siamo solo all’11 gennaio e già stiamo lavorando su una nuova pratica molto interessante.
Nemmeno noi pensavamo di essere così veloci, ma quando il focus è alto e mirato, non puoi che attrarre buoni affari.
Ti avviso che è una di quelle pratiche che, in teoria, sentendo i vari “guru” della formazione, sarebbe da buttare via perché piena di insidie nascoste e pericoli.
Peccato che potrebbe portare un utile molto, ma molto, elevato.
Per questo dico che affidarsi semplicemente alle informazioni che si imparano in un corso è molto limitante, perché è la strada a darti tutto il resto.
Certo, fai l’operazione da solo, ti senti un gran figo e ti tieni tutto l’utile.
Ma corri due rischi.
- perdere soldi, o ridurre il guadagno, per errori che avresti evitato agevolmente con il consiglio di qualcuno che ci è già passato. E te lo dico perchè mi sto ancora leccando le ferite di alcune prime operazioni.
- lasciar perdere delle pratiche che reputi impossibile portare a termine per problematiche grosse. Rinunciando a grandi guadagni. E anche qui potrei elencartene un sacco che rimpiango.
Tieni ben presente una cosa: solo le cose che in pochi sanno fare portano grandi guadagni. Hai pochissima concorrenza.
Pensa all’immobiliare.
- trovare case ristrutturate e in buone zone a forte sconto per poterle rivendere. Possono comprarle tutti! Risultato: Decisamente difficile, alta Concorrenza, poche pratiche con le quali scontrarsi con chi ha le palle più grosse di te
- difficile, ma succede se cerchi bene, trovare immobili da ristrutturare ad ottimo prezzo, che permettano un buon margine una volta messi a posto. Questo perché non tutti hanno voglia, tempo e competenza per mettersi a ristrutturare. Ma lo possono fare in molti.
- la cessione di compromesso, fatta su immobili tipo i precedenti, richiedono una capacità negoziale che molti meno hanno. E consentono quindi sia un ROI sia, soprattutto, un ROE molto più alto.
- occasioni ancora migliori le trovi in asta. Tutti potrebbero partecipare, ma non molti hanno le competenze e la voglia di accollarsi i rischi e le incognite che un acquisto da procedura esecutiva comporta.
- fare uno stralcio è molto lucroso, ma proprio perché in pochi se la sentono di impelagarsi in trattative complesse, incastri di appuntamenti e procedure che devono essere perfetti, e soprattutto, sapere come limitare al più possibile i rischi che sono impliciti in questo particolare modo di investire.
- prendersi in carico pratiche che hanno tutta una serie di problematiche che di norma vengono evitate da tutti permette, se hai le competenze e l’esperienza di risolverle, di fare affari veramente incredibili, proprio perché, essendo l’unico, o quasi, che può portarla a termine, la puoi gestire come vuoi. Una casa che non può essere venduta sul libero mercato, che nessuno comprerebbe mai all’asta per una serie infinita di problematiche, che non permette uno stralcio per varie ragioni, ti mette in una posizione di forza incredibile. Sia verso i creditori, che saranno obbligati a dei ribassi fortissimi, sia verso gli esecutati, che dovranno accettare qualsiasi proposta e condizione tu voglia applicare.
Certo, tutto questo SE:
– hai le competenze necessarie per mettere in discussione alcuni “dogmi”
– hai la fantasia per cercare soluzioni e strategie da applicare in quel determinato caso
– hai dei professionisti con cui discutere queste idee per studiarne la reale fattibilità
– hai tempo e pazienza per provare molti modi di approccio alle varie parti in causa e di aspettarne gli sviluppi.
– ti assumi il rischio!
Ma vediamo nello specifico questa pratica di cui abbiamo parlato prima.
Partiamo prima dalle cose che farebbero scappare a gambe levate chiunque si approcci per la prima volta:
- c’è una donazione. Di oltre 20 anni fa, ma con donante ancora in vita. Sai benissimo, al di là delle problematiche più o meno risolvibili (azioni di riduzione di eventuali eredi, possibilità per il donante di revocarla ecc…) che è difficilissimo, se non impossibile, che un eventuale futuro acquirente possa ottenere il mutuo per comprarla.
- donante e beneficiario (ex marito e moglie) non si parlano da più di 10 anni
- questo marito, da anni, fa avanti e indietro dalla Bulgaria. Difficile trovarlo, e difficile sapere eventuali cambiamenti patrimoniali o familiari.
- questa donazione ha avuto da poco una sentenza di revocatoria da parte di un creditore (quindi valida solo per lui). Non ne hai mai vista una? Eccola.
- con questo creditore, il donante ha una causa che andrà a breve a sentenza definitiva per un importo previsto di quasi 200.000 euro, ma fino a sentenza non lo sapremo con certezza. potranno essere 50.000, come un milione.
- il creditore sta portando avanti questa causa da oltre 20 anni, quindi è prevedibile che avrà il dente avvelenato contro ogni eventuale proposta
- il pignoramento riguarda anche altri beni, di proprietà del fratello, anche questi donati (con revocatoria)
- la proprietaria è palesemente provata da questa situazione, sotto pesanti psicofarmaci, e parla in maniera difficilmente comprensibile
Basta mi viene la nausea a leggere tutte queste difficoltà, click chiudi la pagina e passa alla prossima!
Questo è il classico consiglio di chi fa corsi per evitare di crearsi concorrenza nelle casistiche che valgono davvero!
E allora perché noi ci siamo fatti 500 Km, nel weekend oltretutto, per andare a parlare con l’esecutata?
- Non avevamo niente da fare! – Faremmo altro, fidati!
- Abbiamo tempo e benzina da buttare. – Assolutamente no!
- Abbiamo annusato l’odore dell’affare immobiliare. – Continua a leggere…
- la casa è stata valutata recentemente così
- la signora, con il figlio, vuole solo andare via, per trasferirsi in una casa più piccola
Direi quindi che ci sono i presupposti perché sia interessante, che ne dici?
Certo, rimane il problema di come risolvere le varie problematiche.
Ma per questo, in poco tempo passato a fare brain-storming, sono già uscite diverse idee.
- sai, per esempio, che se noi proponessimo al creditore, invece di chiudere a saldo e stralcio la sua pretesa, di xxxxxxxxx xxx xxxxxxx xxxx x xxxxxxxx xx xxxxxxxx xxxxxx, potremmo poi anche riprenderci quanto usato per chiudere il debito?
- e che se proponessimo all’ex marito di firmarci un certo foglio in cambio di xxx xxxxx xx xxxxxxxxx xx x xxxxxxxxx, magari accetterebbe anche
- oppure potremmo far cancellare il pignoramento, visto quello che abbiamo scoperto leggendo circa 270 pagine di documenti, e poi inserire un xxxx o un xxxxxxxxx xx xxxxx, o anche semplicemente un xxxx xxxx xx xxxxxxx x xxxx in modo da avere comunque un utile molto interessante, che potremmo dividere con l’esecutata
- inoltre, visti gli arredi della casa, potremmo recuperare fondi anche da lì.
Certo, siamo solo in una fase embrionale.
Ma, come puoi vedere, una pratica che da manuale (pagato migliaia di euro) dovresti gettare via (click, passa alla prossima), potrebbe rivelarsi una delle migliori degli ultimi anni.
Seguici per gli sviluppi.
S1 “the boss”