Lavoro di squadra e sintonia nel gioco

Ciao a tutti,

continua la nostra campagna operativa in varie parti d’Italia.

Venerdi abbiamo avuto il piacere di avere con noi Alessandro M. della zona di Pavia.

Abbiamo fissato degli appuntamenti appena un paio di giorni prima, confermato la presenza di mariti, mogli, garanti e tutte le persone coinvolte e alle 10 di sera di giovedi abbiamo chiamato Ale anticipandogli che ci saremmo visti il mattino successivo alle 9.30.

Arriviamo con qualche minuto di anticipo rispetto ad un mega ritardo e Ale si presenta bello motivato, riposato, camicia blu, sorriso a 72 denti.
Ci salutiamo velocemente e ci affrettiamo ad incontrare i clienti.

Facciamo il nostro appuntamento, chiacchieriamo, prendiamo informazioni, capiamo la situazione e portiamo a termine un’appuntamento, che all’inizio pensavo (parere personale) potesse essere infruttivo da entrambe le parti, invece si dimostra essere una situazione interessante, sia perché i clienti sono molto disposti ad intervenire sia perché la nostra bravura di negoziazione sta aumentando giorno dopo giorno. Con il termine bravura non intendo peccare di arroganza, perché con il termine “bravura” che intendo io è la capacità, anche limitata, di fare un qualcosa che nel tempo può migliorare e migliorare.

Dopo 2 ore di appuntamento usciamo dalla casa dei clienti con l’intenzione reale di potergli dare una mano. D’altr’onde la banca non si è fatta certo tanti scrupoli a dire difronte ai clienti e ai loro figli, o ci pagate o vi sbattiamo fuori di casa!

Ovvio che il morale della famiglia era quello che era. Cercando di capire abbiamo passato momenti altalenanti tra pianti, risate, ancora pianti, momenti di speranza e orecchie aperte ad ascoltare cosa avevamo da proporre.

Posso confermare che avevamo di fronte persone fantastiche con una carica energetica molto forte. Una famiglia eccezionale, madre, padre e tre figli. Si percepiva immediatamente la bontà di queste persone e la loro impotenza di fronte a ciò che sta accadendo.

Per concludere siamo stati bravi noi a far capire a loro cosa stavano rischiando e come potevano risolverlo, da parte loro sono stati bravissimi a recepire al meglio la convenienza nel proteggersi.

Prendiamo tutti i documenti, usciamo di casa, salutiamo e torneremo settimana prossima per chiudere.

Durante il pranzo scappano risate, momenti seri (difficile con me), analisi delle casistiche, analisi sul progetto (scusa Ale A. ma non trovo altri sinonimi per spiegare in modo più grande questo “progetto”), analisi e prospetti sul futuro, opinioni personali sul caso e sui clienti, insomma 2 ore all’insegna della crescita.

Quel giorno abbiamo sostenuto 2 appuntamenti, uno a Pavia l’altro a Busto Arsizio. Gli altri di Bergamo li abbiamo dovuti rimandare per mancanza di tempo.

Gli appuntamenti che stiamo facendo sono una scuola, sono un modo per conoscere noi stessi e capire quali sono i nostri limiti, i nostri errori e limare laddove serve.

All’inizio, io e Carlo facevamo gli appuntamenti commettendo moltissimi errori, ci accavallavamo, sbagliavamo gli interventi, dicevamo una parola di troppo o per dirla più semplicemente, non c’era coesione.

Eravamo come una squadra di calcio che alla fine del mercato, ha comprato diversi giocatori e che alle prime uscite sbagliano l’approccio alla gara, sbagliano il passaggio o l’inserimento. Non è che cambiando squadra si smette di essere capaci di giocare a pallone, solo che non c’è sintonia con i nuovi compagni. Manca la conoscenza tra le parti, mancano gli schemi, non ci si conosce ancora.

Questo è!

Prima di poter costruire squadre, dobbiamo inizialmente conoscere noi stessi e le persone con cui siamo a più stretto contatto. Solo così potremmo crescere ed imparare a giocare la nostra partita e vincere. Fatto questo potremo duplicarci e trarre ancora più vantaggio dal nostro lavoro.

Per il secondo appuntamento, da buon compagno di squadra, passo la palla a Carlo…

Ciao a tutti
WoW

1 Commento. Nuovo commento

  • cesare14
    03/01/2014 13:13

    Sono convinto del fatto che costruire una buona squadra affiatata e’ sicuramente in elemento essenziale per il conseguimento di risultati importanti e duraturi …..!!!!
    Complimenti per il lavoro che fate ….!!!!
    Le persone vanno aiutate ….!!!sempre …. !!! E tutte le parti saranno contente ..!!!!!!!
    Anche perché ci deve essere un ritorno economico per tutte le parti interessate …. E il passaparola e’ fondamentale …..!!!?
    Saluti Cesare

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Lavoro di squadra e sintonia nel gioco

Ciao a tutti,

continua la nostra campagna operativa in varie parti d’Italia.

Venerdi abbiamo avuto il piacere di avere con noi Alessandro M. della zona di Pavia.

Abbiamo fissato degli appuntamenti appena un paio di giorni prima, confermato la presenza di mariti, mogli, garanti e tutte le persone coinvolte e alle 10 di sera di giovedi abbiamo chiamato Ale anticipandogli che ci saremmo visti il mattino successivo alle 9.30.

Arriviamo con qualche minuto di anticipo rispetto ad un mega ritardo e Ale si presenta bello motivato, riposato, camicia blu, sorriso a 72 denti.
Ci salutiamo velocemente e ci affrettiamo ad incontrare i clienti.

Facciamo il nostro appuntamento, chiacchieriamo, prendiamo informazioni, capiamo la situazione e portiamo a termine un’appuntamento, che all’inizio pensavo (parere personale) potesse essere infruttivo da entrambe le parti, invece si dimostra essere una situazione interessante, sia perché i clienti sono molto disposti ad intervenire sia perché la nostra bravura di negoziazione sta aumentando giorno dopo giorno. Con il termine bravura non intendo peccare di arroganza, perché con il termine “bravura” che intendo io è la capacità, anche limitata, di fare un qualcosa che nel tempo può migliorare e migliorare.

Dopo 2 ore di appuntamento usciamo dalla casa dei clienti con l’intenzione reale di potergli dare una mano. D’altr’onde la banca non si è fatta certo tanti scrupoli a dire difronte ai clienti e ai loro figli, o ci pagate o vi sbattiamo fuori di casa!

Ovvio che il morale della famiglia era quello che era. Cercando di capire abbiamo passato momenti altalenanti tra pianti, risate, ancora pianti, momenti di speranza e orecchie aperte ad ascoltare cosa avevamo da proporre.

Posso confermare che avevamo di fronte persone fantastiche con una carica energetica molto forte. Una famiglia eccezionale, madre, padre e tre figli. Si percepiva immediatamente la bontà di queste persone e la loro impotenza di fronte a ciò che sta accadendo.

Per concludere siamo stati bravi noi a far capire a loro cosa stavano rischiando e come potevano risolverlo, da parte loro sono stati bravissimi a recepire al meglio la convenienza nel proteggersi.

Prendiamo tutti i documenti, usciamo di casa, salutiamo e torneremo settimana prossima per chiudere.

Durante il pranzo scappano risate, momenti seri (difficile con me), analisi delle casistiche, analisi sul progetto (scusa Ale A. ma non trovo altri sinonimi per spiegare in modo più grande questo “progetto”), analisi e prospetti sul futuro, opinioni personali sul caso e sui clienti, insomma 2 ore all’insegna della crescita.

Quel giorno abbiamo sostenuto 2 appuntamenti, uno a Pavia l’altro a Busto Arsizio. Gli altri di Bergamo li abbiamo dovuti rimandare per mancanza di tempo.

Gli appuntamenti che stiamo facendo sono una scuola, sono un modo per conoscere noi stessi e capire quali sono i nostri limiti, i nostri errori e limare laddove serve.

All’inizio, io e Carlo facevamo gli appuntamenti commettendo moltissimi errori, ci accavallavamo, sbagliavamo gli interventi, dicevamo una parola di troppo o per dirla più semplicemente, non c’era coesione.

Eravamo come una squadra di calcio che alla fine del mercato, ha comprato diversi giocatori e che alle prime uscite sbagliano l’approccio alla gara, sbagliano il passaggio o l’inserimento. Non è che cambiando squadra si smette di essere capaci di giocare a pallone, solo che non c’è sintonia con i nuovi compagni. Manca la conoscenza tra le parti, mancano gli schemi, non ci si conosce ancora.

Questo è!

Prima di poter costruire squadre, dobbiamo inizialmente conoscere noi stessi e le persone con cui siamo a più stretto contatto. Solo così potremmo crescere ed imparare a giocare la nostra partita e vincere. Fatto questo potremo duplicarci e trarre ancora più vantaggio dal nostro lavoro.

Per il secondo appuntamento, da buon compagno di squadra, passo la palla a Carlo…

Ciao a tutti
WoW

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  • cesare14
    03/01/2014 13:13

    Sono convinto del fatto che costruire una buona squadra affiatata e’ sicuramente in elemento essenziale per il conseguimento di risultati importanti e duraturi …..!!!!
    Complimenti per il lavoro che fate ….!!!!
    Le persone vanno aiutate ….!!!sempre …. !!! E tutte le parti saranno contente ..!!!!!!!
    Anche perché ci deve essere un ritorno economico per tutte le parti interessate …. E il passaparola e’ fondamentale …..!!!?
    Saluti Cesare

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