Fare stralci richiede anche mooolta pazienza.
Stiamo trattando uno stralcio.
La situazione è questa:
2 appartamenti che valgono 150.000 euro l’uno.
1 con mutuo di 100.000
1 con mutuo di 50.000
1 finanziamento di 20.000
1 finanziamento di 30.000
Il primo appartamento non lo vuole vendere perché ci è legata (è vedova e l’ha comprato col defunto marito).
Per ora riesce a pagare più o meno regolarmente solo il mutuo da 100.000.
L’obiettivo è di saldare i debiti sull’altro appartamento e di avere un po’ di liquidità per rinegoziare il mutuo rimanente, rendendolo più gestibile.
Uno stralcio classico come funziona?
Le si fa capire che, se venduto all’asta, l’appartamento verrà aggiudicato intorno ai 100.000.
Con questi verrebbero coperti le spese legali e procedurali (circa 20.000) i 50.000 del mutuo e circa 30.000 delle finanziarie.
Quindi perderebbe l’immobile e rimarrebbe con 20.000 euro di debiti.
Che cosa faranno quindi le finanziarie? Pignoreranno anche l’altro immobile, quello a cui lei tiene tanto, interverrebbe anche la banca del mutuo, si ripeterebbe la trafila: casa venduta a 100.000, spese 20.000, 80.000 alla banca. Rimangono i 20.000 delle finanziarie e 20.000 che mancano alla banca.
Perdita di entrambi gli appartamenti e 40.000 euro di debiti rimanenti. Che verranno esigiti con pignoramento del quinto dello stipendio, pignoramento beni mobili (auto, arredamento, ori ecc…) pignoramento di qualunque cosa si intesterà in un futuro.
La nostra proposta quale è stata?
Saldo del mutuo da 50.000 e delle finanziarie.
20.000 euro di liquidità a lei, per pagarsi le rate del mutuo per un paio d’anni, in attesa di rimettersi in sesto economicamente.
Proposta rifiutata!
Perché non vuole “svendere” la casa.
Inutile spiegarle e rispiegarle quanto sopra, i rischi che corre ed il fatto che è la soluzione in assoluto migliore.
Non ne vuole sapere!
Seconda proposta:
La aiutiamo a vendere la casa in tempi rapidi, trattiamo con i creditori per ridurre il debito e lei ci riconosce una consulenza.
Ok, questo va bene.
Per vendere in fretta, cosa bisogna fare?
Mettere sul mercato ad un prezzo concorrenziale, no?
Cosa decide lei? 170.000, trattabili a 160.000.
Ma se vale 150.000!!!!!
Proviamo per una settimana a quel prezzo, senza risultato.
E abbassiamo la richiesta a 150.000.
Polemiche a non finire!
Non vuole svendere la casa!
Non c’entra che è il valore reale, lei ha “bisogno” di ricavare il più possibile.
Non c’entrano le conseguenze a cui va incontro.
Non ho detto che 2 creditori la hanno chiesto entro 2-3 giorni, di versare qualcosa per fermare la procedura esecutiva.
E che c’è tempo solo fino a fine mese per “garantire” un saldo del debito con una proposta.
Ieri mattina mi chiama dopo aver avuto una discussione con il direttore della banca.
Le rispiego per l’ennesima volta che cosa rischia.
Che la cosa essenziale è vendere in fretta, che è la soluzione migliore, che è meglio rinunciare a 10/20.000 euro che subire tutte le conseguenze del caso.
La convinco.
Nei limiti del buonsenso (che vorrà dire?) abbiamo carta bianca!
Torno a casa ieri sera e trovo questa mail:
Caro Stralciando, sono riuscita a calmare il direttore (della banca che le sta chiedendo le rate arretrate, minacciando di chiederle al suo ex compagno, garante NdS) e a prendere un po’ di tempo dato che mia sorella entro prossima settimana riesce a darmi un po’ di soldi…..ora il problema è la finanziaria….. non ho anche i soldi da dare a loro….non so veramente + dove sbattere la testa…..cerca di aiutarmi il + possibile per favore…..!!!!
Grazie ciao Esecutata
Ps: non c’è più tempo da perdere la mia situazione oramai è agli sgoccioli e non voglio svendere casa…..spero tanto che tu mi possa aiutare!!!!
Ma santa donna!!
Vuoi la botte piena, la moglie ubriaca, l’uovo e la gallina!
Quanta pazienza che ci vuole!!!
S1 “the boss”
6 Commenti. Nuovo commento
Non capisco una cosa: come guadagnereste in questo saldo e stralcio se la signora si convince?
Nello stralcio vero e proprio, tratterei il debito (50+20+30) portandolo, magari, a 70.000. Do 20.000 a lei, quindi prendo un immobile del valore di 150.000 a 90.000. E lo rivendo a 130.000.
Per come si è messa la situazione, la aiutiamo a vendere l’immobile a 150.000 e ci acciamo pagare una consulenza. In più, aiutandola a trattare con i creditori, per massimizzare il suo utile, prendiamo una percentuale su quanto risparmia.
Visti i tempi che corrono …vendere a prezzo di mercato ed entro tempi brevi…la vedo duretta.
oltretutto dovreste trovare un’acquirente con liquidità disponibile.
Spesso certe persone si ritrovano in determinate situazioni non per Sfortuna come spesso si vuole credere ma proprio per la cecità nell’accettare di tagliarsi un’unghia..
..preferiscono tagliarsi tutto il braccio piuttosto..
se ti accorgi che ti stai scavando la fossa… …. smetti di scavare!
Se “pubblicizzato” bene, la possibilità c’è.
Ovvio che non è semplice.
La liquidità non è essenziale, perchè, per ora, non ci sono trascrizioni, ed un mutuo è possibile.
Condivido in pieno,invece, il giudizio su alcune persone!
S1 “the boss”
Ciao S1
“Nello stralcio vero e proprio, tratterei il debito (50+20+30) portandolo, magari, a 70.000. Do 20.000 a lei, quindi prendo un immobile del valore di 150.000 a 90.000. E lo rivendo a 130.000”
ma quando vai a fare lo stralcio nel caso in cui accettano a 70.000 (+ 20.000), i soldi li anticipi materialmente o riesci a temporeggiare magari con qualche clausola nel contratto preliminare ed aspetti di vendere l’immobile per liquidare tutti? Il tuo obiettivo è intestare in seguito l’immobile a te o cedere il contratto preliminare?
Grazie
Non c’è un solo modo di operare, dipende da tantissimi fattori.
Tieni presente che un fattore determinante nella trattativa con i creditori, è il tempo.
Non sempre sono disposti ad aspettare che tu venda l’immobile.
Diciamo che in molti casi, se c’è la convenienza, ci intestiamo l’immobile.
In altre casi fai solo un preliminare che poi vendi.
A volte aspettiamo di avere un acquirente ancora prima di iniziare la trattativa. Ovviamente quando il tempo lo permette!
S1 “the boss”